Oggi continuo a dare qualche chiarimento, sulla falsariga di quanto già fatto con lo Psicodramma Olistico,sulle origini del disegno onirico.
Il Disegno Onirico è una tecnica proiettiva con la quale si possono esprimere contenuti ed espressioni profonde del mondo interiore sviluppata in Italia dalla Scuola di Psicologia argentina dei professori Alberto
Bermolen e Maria Grazia Dal Porto. Attraverso il disegno onirico le esperienze emotive della storia personale vengono rappresentate sul foglio come avviene nelle libere associazioni e nei sogni: il disegno,
come nel sogno, utilizza il linguaggio dei simboli e per mezzo di esso tutto ciò diventa concreto attraverso i segni, i simboli, le forme e i colori.
Esso diventa la mappa interiore dove è possibile riscoprire le proprie
risorse, ma anche poter attingere alla storia di tutta l’umanità attraverso l’inconscio collettivo.
Nel Disegno Onirico, le consegne, insieme all’utilizzo della musica, attivano l’espressione automatica e involontaria libera da controlli logici, razionali e da qualsiasi preoccupazione estetica: ciò che emerge è
l’universo unico della persona fatto di stati d’animo, emozioni, risorse e talenti. Le forme, i colori e i simboli danno voce all’Io profondo e alla propria storia personale: in maniera quasi automatica emergono simboli
che sono espressione diretta dell’attività inconscia che si manifesta con tutta la propria ricchezza e profondità.