Così Giorgio Gaber si esprimeva in un suo monologo (Giotto da Bondone) a proposito del fatto che Giotto un giorno guardando il cielo, dopo che tutti i pittori dell’epoca lo avevano sempre raffigurato nella tonalità giallo oro, aveva iniziato a disegnarlo così come lo vedeva e cioè con il colore blu.
Capire che non c’è niente da capire, basta solo osservare la realtà così com’è.
Talvolta le costruzioni mentali che edifichiamo dentro di noi sono solo modi di non vedere semplicemente la nuda realtà.
Il disegno onirico ripulisce le nostre sovrastrutture e ci rimette in contatto con la parte profonda, inconscia che svela noi stessi così come siamo intimamente senza finzioni e alibi.
La via per trovare la semplicità in certi momenti della nostra vita sembra così complicata, quando in realtà basta un modo diverso di vedere le cose per iniziare a modificarle.
Capire che non c’è niente da capire… ma non è ancora capire!
Seminario di DISEGNO ONIRICO e PSICODRAMMA “Le forme dell’amore”
LE FORME DELL’AMORE
L’amore è tutto carte da decifrare (I. Fossati)
Seminario di DISEGNO ONIRICO e PSICODRAMMA
Sabato 19 Maggio 2018 (h. 9.30 – 17.00)
Centro MiTo – Via L. Muratori 1 – Madonna dell’Acqua (PISA)